Vincenzo Bellini

La Sonnambula

Bellini compose La sonnambula in soli due mesi, mentre si trovava sul lago di Como a Moltrasio, nella villa dei Conti Lucini Passalacqua, vicino all’abitazione di Giuditta Turina, una giovane signora con cui intratteneva una relazione sentimentale. L’opera debuttò al Teatro Carcano di Milano il 6 marzo del 1831: quella sera – dedicata al musicista Francesco Pollini, amico di Bellini – le fu abbinato il balletto Il furore di Amore. Sin dalla prima rappresentazione ebbe grande successo. Il libretto fu tratto da La Somnambule ou L’arrivée d’un nouveau seigneur, un ballet-pantomime di Eugène Scribe e Pierre Aumer (1827), e da La Somnambule, comédie-vaudeville dello stesso Scribe e Germain Delavigne (1819).

In un primo tempo, il duca Litta di Milano aveva commissionato a Bellini un’opera tratta da Hernani di Victor Hugo (in seguito messo in musica da Verdi). L’opposizione della censura austriaca spinse il musicista ad abbandonare il progetto originario e a scegliere, su suggerimento di Romani, un soggetto più innocente, di carattere pastorale ed idillico. Parte della musica già composta per Hernani fu però riciclata proprio nella Sonnambula e, successivamente, in Norma.

Con il concorso dello stesso Bellini, Romani apportò numerosi cambiamenti al soggetto. Fu inoltre eliminata la scena dell’agnizione conclusiva, di cui esiste una redazione librettistica, allorché il Conte Rodolfo si rivelava essere il padre naturale di Amina.

Oltre la “Norma” questa registrazione della “ Sonnambula” è uno dei CD che ascolto maggiormente di questo compositore. Se non conosco la Callas, tranne nei suoi ruoli drammatici, qui percepisco una piacevole sorpresa: la sua voce è un po’più leggera e immancabilmente bella.

Anche il tenore Nicola Monti e Fiorenza Cossotto cantano molto bene. Grande opera, forse meno conosciuta, ma altrettanto bella.
Antonino Votto sul podio dell’Orchestra e Coro del Teatro Alla Scala dirige con la sua solita bravura. Averne ancora direttori così umili e professionali!!!!!

CD Registrato al Teatro Alla Scala nel 1957 e rimasterizzato nel 1997