Bruch Max

The Complete Symphonies

A mio parere, il grande talento musicale di Max Bruch è fuori discussione. In particolare, mi ha sempre colpito la sua apparentemente inesauribile capacità di delineare melodie di rara e commovente bellezza. Ma all’ascolto attento non può certo sfuggire la densa, e pur leggera, strutturazione del tessuto armonico dei suoi lavori, così come la ricchezza dei timbri e dei colori delle sue orchestrazioni. Nel primo CD la Sinfonia n. 1 Op 28 è forse la più bella in assoluto. Risulta una via di mezzo tra Mendelssoh e Brahms. Il lavoro che più mi ha colpito di questa collezione è “In Memoriam”, Op. 68, che è chiaramente influenzata dalle recenti idee (o forse dagli anni più giovani di Brahms, non so dirlo con precisione). A differenza di alcuni dei romantici tedeschi meno conosciuti, Max Bruch sembra aver avuto qualcosa da dire di più e il suo talento lo dimostra. Questa musica è ingiustamente caduta in oblio. Kurt Masur è forse il direttore ideale per valorizzare al meglio le tre sinfonie di Bruch. Oltre alle indiscusse capacità tecniche e interpretative, Masur possiede quei tratti di naturale umiltà e di sicura semplicità che così bene si attagliano a questa bella musica. Masur conosce l’idioma e può forse essere considerato il massimo specialista di Bruch, avendone condotto e inciso tutti i principali lavori. Qui magistralmente dirige la splendida Gewandhausorchester Leipzig, con la quale, ovviamente, essendone stato Kapellmeister dal 1970 al 1996, l’affiatamento raggiunge livelli di perfezione. Registrazioni eseguite nel 1978, 1979, 1984 e nel 1988. Rimasterizzazione effettuata nel 1998. Consigliato.

Kurt Masur