Charles Gounod

Roméo et Juliette

Sin nel 1841, durante il suo viaggio in Italia, Gounod si era cimentato a scrivere un’opera sulla storia di Giulietta e Romeo utilizzando il famoso libretto di Felice Romani (già musicato da Bellini e Vaccaj). Il progetto venne però abbandonato, e fu ripreso nel 1865 su libretto di Barbier e Carré (i librettisti del Faust), e in pochi mesi l’opera fu completata. Tuttavia la prima si ebbe solo due anni dopo, al Théâtre Lyrique Impérial du Châtelet di Parigi il 27 aprile 1867, con alcune aggiunte alla partitura e la regia di Léon Carvalho. Il successo fu immediato, e tuttora è una delle opere più rappresentate di Gounod, anche se in Italia è poco conosciuta ed eseguita rispetto all’estero: solo a seguito delle recite veneziane del 2009 l’opera ha iniziato ad essere rappresentata con una certa

regolarità (soprattutto all’Arena di Verona, dove, dal 2011, si è deciso di rappresentarla ogni anno, come la verdiana Aida).

A rendere più celebre l’opera è sicuramente l’ariette di Juliette, “Je veux vivre”, in cui molti soprani, pur non avendo mai debuttato scenicamente il ruolo della giovane Capuleti, si sono cimentati (Maria Callas, Joan Sutherland, Montserrat Caballé, Anna Moffo, Sumi Jo, Kathleen Battle, Edita Gruberova per fare alcuni esempi).

Il ruolo di Juliette è stato affrontato da soprani del calibro di Nellie Melba, Mirella Freni, Angela Gheorghiu, Nino Machaidze, Anna Netrebko, Luciana Serra. Notevoli interpreti di Roméo furono Jean de Reszke, Roberto Alagna, Franco Corelli, Placido Domingo,

Un’opera stupendamente messa in scena e con voci affascinanti. I personaggi principali sono soventemente mascherati e questo fa sì che ci si concentri sulla loro voce sorprendente piuttosto che su alcuni strani costumi.