Saint-Saens Camille
Samson et Dalila

L’opera debuttò al Teatro Granducale di Weimar in lingua tedesca (Simson und Delila) il 2 dicembre 1877 con Hans Feodor von Milde (Oberpriester), riscuotendo un grande successo. Quando fu eseguita in lingua francese a Rouen per la prima volta, il 23 marzo 1890, però, non suscitò l’entusiasmo del pubblico. Nonostante le premesse, l’opera si riscattò, e divenne poi la
composizione operistica più famosa di Saint-Saëns, ed è tuttora nel repertorio operistico dei principali teatri del mondo. Shirley Verrett ha fatto del ruolo di Dalila uno dei suoi cavalli di battaglia.
Secondo il mio modesto parere questa registrazione è la migliore edizione di questa bellissima opera. I due protagonisti sono eccelsi sia come cantanti che come interpreti coadiuvati da un cast molto buono. Le più belle parti sono quattro: nel primo atto tutti i cori degli Ebrei e dei Filistei, nel secondo atto lo splendido duetto tra Sansone e Dalila, nel terzo atto il baccanale ed infine il finale mozzafiato. La produzione di Elijah Moshinsky è tradizionale e di grande impatto emotivo. Splendida la conduzione di Sir Colin Davis sul podio della Royal Opera Orchestra e Coro. Vorrei oltremodo evidenziare la bellissima interpretazione del Coro del Covent Garden così importante in questa opera. Sottotitoli anche in italiano. Video e audio buoni anche se datati 1981.
DVD imperdibile!


Questo DVD è più di una semplice registrazione d’opera. Alla fine dell’esibizione registrata nel 1998, Placido Domingo fu onorato per i suoi 30 anni al MET e per la sua diciassettesima serata di apertura. Le lodi ben meritate sono state fatte dalle maggiori personalità artistiche del MET e dal sindaco di New York Giuliani, che pronuncia male il nome di Domingo nella sua presentazione (non deve essere un grande fan d’opera perché penso che chiunque conosca qualcosa d’opera saprebbe perlomeno pronunciare bene il nome di Placido Domingo). Molto emozionate anche il ringraziamento di Domingo ai vari colleghi e a tutte le maestranze di questo splendido Teatro. Comunque sia, un tributo davvero commovente e giustamente meritato ad un cantante che ha dato molto al mondo dell’opera e ad un artista tanto versatile (ancora canta con voce da baritono).
È ovvio che quando poi ci si ritrova a guardare il Domingo di questa esibizione si pensi a quanto sia ingrassato, le guance ne risentono mentre sta in posizione semi-sdraiata con Dalila.
Per quanto riguarda la voce, tuttavia, il tempo non ha un prezzo così alto. Devo ammettere che evita alcune note alte e a quelle che affronta ci si appresta sempre molto cautamente. Ciononostante, interpreta Samson come nessun altro, con maestria e consapevolezza, grazie ai suoi molti anni d’esperienza. È veramente un artista stupefacente!
