Stravinsky Igor

Pulcinella

Your Content Goes HereChi ama la musica del sequel tratto da questo balletto non dovrebbe fare affidamento sull’illustrazione di copertina curiosamente sfrenata, che fortunatamente non corrisponde in alcun modo alla realtà. Si tratta infatti di uno spettacolo ricco di freschezza, grazia e leggerezza, la prima scena che ci colloca fin dall’inizio in un ambiente luminoso e colorato che sembra emergere da un dipinto di un maestro napoletano del Settecento.
La coreografia vivace e vivace mescola umorismo con tenerezza e fa parte di un armonioso equilibrio tra stile classico e commedia dell’arte, abbinando così la musica di Stravinsky ispirata al Pergolese, i cui contrasti sono perfettamente padroneggiati da Ser Neville Marriner, sul podio dell’Orchestra Academy of st Martin in the Fields.
Insomma, un intrattenimento piacevole, raffinato e delicato, che termina in un’atmosfera onirica e lunare esalando dolce poesia.
Altamente raccomandato!

Trama

Scena: una piazzetta di Napoli – case con balconi, arco di un portone.
Due cavalieri, Coviello e Florindo, cercano di conversare con Rosetta e Prudenza, due giovani a cui fanno la corte senza molto successo. Rosetta, figlia del Dottore, e Prudenza, figlia del vecchio Tartaglia, si affacciano al balcone e rovesciano sui poveri spasimanti delle brocche d’acqua. Entra in scena Pulcinella strimpellando un piccolo violino e si mette a ballare. Le due ragazze lo ascoltano e ne restano affascinate; Prudenza scende per corteggiarlo, ma Pulcinella si ritrae poiché il suo amore è tutto per Pimpinella; sopraggiunge anche Rosetta e, nonostante i rimproveri del padre, tenta anche lei di sedurre Pulcinella che finisce per baciarla.
Pimpinella, che ha visto tutto, si indigna, ma alla fine cede alle lusinghe dell’innamorato. Coviello e Florindo, gelosi, aggrediscono a pugni il povero Pulcinella che, sfuggito ai soccorsi delle tre donne gelose l’una dell’altra, riceve un altro pesante colpo dai due cavalieri e si finge morto. La presunta salma di Pulcinella viene trasportata in piazza da quattro piccoli Pulcinella e compianta da tutti in maniera solenne; uno strano Mago afferma di poterlo resuscitare e, con un plateale gesto della mano, ordina al morto di alzarsi; la finta salma si scuote e balza in piedi tra la gioia di tutti.
Il Mago allora rivela di essere il vero Pulcinella mentre il morto era Furbo, suo amico. Coviello e Florindo, ignari della cosa, tornano in scena travestiti da Pulcinella, sperando così di avere finalmente successo con le fanciulle. Riappare quindi il vero Pulcinella che, infuriato, prende tutti a calci. Furbo assume allora le sembianze del Mago e obbliga il Dottore e Tartaglia a benedire le nozze delle rispettive figlie con i cavalieri; infine anche Pulcinella si riavvicina all’amata Pimpinella.