Verdi Giuseppe

La Traviata

Ancora oggi questa interpretazione della Traviata , secondo il mio modesto parere, resta quella di riferimento. La vera star di questa incisione è il celeberrimo Muti.
Riccardo Muti sul podio della Philharmonia Orchestra e Ambrosian Opera Chorus ci offre una lettura dello spartito altamente dinamica e drammatica. La meravigliosa prova di Muti è stata resa possibile anche dalla presenza della Scotto, con la quale Muti manifesta una unitarietà di intenti straordinari.
La Scotto di questa edizione, colta nel periodo declinante della carriera, è però intelligentissima vocalista e grande interprete di Violetta. Per ridurre le oscillazioni degli acuti assottiglia il timbro e ricorre sovente a piani e pianissimi di grande suggestione. Anche se la voce risente di un certo logorio, gli acuti sono comunque buoni e mai spinti sul fortissimo, in modo da non essere quasi mai forzati.

Alfred Kraus con una voce fresca ed un fraseggio ottimo, nonostante l’età, interpreta un ottimo Alfredo.
Anche Renato Bruson, nel ruolo di Giorgio Germont, canta ad altissimi livelli, contribuendo a rendere questa registrazione magica.
Splendido l’audio in DDD. Imperdibile!!!
Riccardo Muti

Premetto che “La Traviata” è la mia preferita rispetto alla così detta “Trilogia” verdiana comprendente anche “Rigoletto” e “Il Trovatore”. Questa registrazione effettuata nel lontano 1954 è a di poco stupenda.
La star di questa rappresentazione è la gloriosa Renata Tebaldi, vera antagonista di Maria Callas.
Non ho mai sentito Renata Tebaldi, nel ruolo di Violetta, cantare e recitare così drammaticamente . Dopo il brindisi iniziale “Libiam ne’ lieti calici” dove la sua voce è fresca ed allegra, il susseguente incontro con Alfredo, la voce cambia repentinamente diventando più grave e scura, quasi presaga del suo destino. Nell’ultimo atto, dopo la bellissima ouverture, quando legge la lettera del padre di Alfredo che si scusa per aver frainteso i suoi sentimenti augurandogli un vita migliore, nell’esclamazione “è tardi” ho percepito un’emozione indescrivibile. Solo Renata poteva cantare cosi, come presumo anche la mitica Callas. Non potendo usufruire di uno risconto poiché Maria non ha mai stranamente inciso in studio quest’opera, non posso fare un paragone.
Gianni Poggi, con una voce bella e passionale interpreta un Alfredo convincente.
Altro personaggio di spicco è Aldo Protti. Voce potente, bella ed armoniosa è un perfetto Giorgio Germont, un padre egoista e sprezzante dei sinceri sentimenti di Violetta. Il resto del cast è buono.
Conclude la performance un splendida esecuzione di Francesco Molinari- Pradelli sul podio dell’Orchestra e Coro dell’Accademia di Santa Cecilia. Audio più che buono. Altamente raccomandato per non dire imperdibile.
Renata Tebaldi

Ho sentito questa registrazione risalente al 1963 molte volte e ritengo che sia anch’essa da collocare tra le migliori rappresentazioni disponibili sul mercato.
Renata Scotto molto più giovane rispetto la precedente versione diretta da Riccardo Muti nel ruolo di Violetta è meravigliosa. La sua interpretazione è meticolosa. Dizione perfetta, voce bellissima e recitazione eccezionale.
Gianni Raimondi purtroppo poco considerato nell’ambito delle registrazioni, nel ruolo di Alfredo, è veramente bravo. Come la Scotto, si può sentire il dolore e la gioia nella sua voce.
Ettore Bastianini, uno dei baritoni più acclamati insieme a Tito Gobbi con una voce potente e altamente lirica, rappresenta un ottimo Giorgio Germont. Conclude la performance una eccellente direzione di Antonio Votto, sul podio dell’Orchestra e Coro scaligeri.
Audio perfetto.
Altamente consigliato per non dire imperdibile.
Concludendo c’è l’imbarazzo della scelta.