Verdi Giuseppe

Stiffelio

Nella parabola artistica di Verdi, Stiffelio è oggi considerato il punto di svolta dalla concezione epica e tragica del periodo giovanile ai melodrammi borghesi della piena maturità. Tanto l’ambientazione quasi contemporanea quanto il rapporto complesso e doloroso tra la protagonista femminile e l’autorità paterna preannunciano La traviata. Per contro, la lucida e asciutta essenzialità del disegno drammaturgico e della sua delineazione musicale, intensa ma povera di sottolineature patetiche, rimanda altrettanto chiaramente a Rigoletto, l’opera immediatamente successiva. Una delle ragioni dell’insuccesso ottocentesco di

Stiffelio va probabilmente ricercata proprio nella sua scarsa “melodrammaticità”.
Vorrei manifestare il mio entusiasmo per questa performance. Che sia o meno considerata un’opera maggiore o minore di Verdi, questa composizione esplora le emozioni e la complessità dell’animo umano così profondamente da essere difficilmente superabile dalle altre composizioni del vasto repertorio verdiano. Finalmente un’opera senza tragedie e morti. Placido Domingo (Stiffelio), Sharon Sweet (Lina) e Vladimir Chernov (Stankar) nei ruoli principali, sono semplicemente meravigliosi sia dal punto di vista vocale che recitativo. I ruoli secondari fanno il loro meglio.

James Levine sul podio dell’Orchestra e Coro del Met, con la sua proverbiale bravura, da un tocco in più a questa magnifica interpretazione.
Come di consueto una parola sul design scenografico: l’approccio tradizionale e i costumi sfarzosi, esaltano maggiormente la bellezza di questa produzione.
Un’aggiunta davvero di classe alla collezione d’opera su DVD. Imperdibile!!!!!

L’opera affronta il tema, per l’epoca assai spinoso, dell’adulterio, per di più ai danni di un pastore protestante, e termina con un insolito lieto fine. Lo scarso successo e le modifiche a cui le censure locali sottoponevano l’opera (nel 1851 l’opera fu rappresentata a Firenze con il titolo Guglielmo Wellingrode e il protagonista trasformato in un primo ministro tedesco) spinsero Verdi a modificare radicalmente l’opera, aggiungendo il quarto atto e retrodatando l’azione al medioevo.
Il 13 gennaio 1852 andò in scena la prima rappresentazione di Stiffelio al Gran Teatro La Fenice di Venezia. La nuova versione, messa in scena con il titolo di Aroldo nel 1857, ottenne un successo appena maggiore ed è oggi generalmente
giudicata inferiore dalla critica. Solo verso la fine degli anni Sessanta la sua esecuzione integrale è divenuta possibile, grazie al ritrovamento di due apografi in partitura completa (uno Stiffelio e un Guglielmo Wellingrode) presso la biblioteca del Conservatorio di Napoli. Da allora Stiffelio è al centro di una riabilitazione critica e viene rappresenta, secondo il mio modesto parere, non frequentemente nelle stagioni liriche dei teatri d’opera.

Questa produzione è magnifica, dove Catherine Malfitano (Lina) dimostra di essere una grande cantante e attrice. La sua esibizione su DVD dovrebbe essere studiata da tutti i soprani che aspirano a Verdi.
Jose Carreras (Stifelio) è meglio come cantante che come attore ma che voce! Carreras è il meno celebrato dei tre tenori, ma la sua esibizione vi farà chiedere sicuramente il perché.
I cantanti secondari sono bravissimi come anche l’Orchestra e il Coro della Royal Opera House sotto la direzione di Edward Downes.
Elijah Moshinsky (direttore scenografico) e Brian Large (direttore video) sono favolosi come sempre. Nota dolente: i sottotitoli sono solo in inglese. È veramente assurdo che anche per un’opera italiana si verifichi tale trascuratezza. Vergogna!!!
Un’altra produzione DVD da annoverare nella vostra collezione. Altamente raccomandato.