Wagner Richard

Parsifal

Si tratta di una delle più emozionanti esecuzioni che sia ancora oggi possibile ascoltare. L’intensa spiritualità che la magnifica direzione di Hans Knappertsbusch sa dare all’opera col concorso di altrettanto validi cantanti ne fanno un riferimento per ogni vero wagneriano. Talmente si e’ presi dall’esecuzione che neppure i diversi rumori tipici di una registrazione dal vivo riescono a disturbare il nostro ascolto. Imperdibile!

“Parsifal”, l’ultima opera composta da Wagner, è tradizionalmente circondata da un’aura di sacralità, anche per il tema che tratta e per il procedere liturgico dei suoi tre atti. Il più celebre “officiante” di questa liturgia è stato senza dubbio Hans Knappertsbusch, che diresse Parsifal a Bayreuth (il tempio wagneriano) praticamente per tutta la vita, consegnandoci incisioni dal vivo più che memorabili tra gli anni Cinquanta e Sessanta.
Degno erede di questa tradizione è certamente Sir Georg Solti, specialista wagneriano di primissimo piano che ha inciso per la Decca tutte le opere del compositore con i Wiener Philharmoniker e la Chicago Symphony Orchestra. Il suono di questa incisione è pulitissimo, raffinato, colmo di misticismo: Solti coglie perfettamente lo spirito dell’opera, delineando il cambiamento dello stile e del pensiero di Wagner, collocando “Parsifal” ad un punto di non ritorno, in cui cala definitivamente il sipario sull’Ottocento e si schiudono le porte al Novecento musicale, fatto di tonalità portate all’estremo e poi definitivamente infrante dalla drammaticità della Seconda scuola viennese. In questa superba impresa il direttore ungherese è affiancato da grandi voci wagneriane: Hans Hotter (Titurel), Gottlob Frick (un ottimo -benché talora affaticato- Gurnemanz, la “voce narrante” dell’opera), René Kollo (un eroico e versatile Parsifal, sicuramente superiore al debole Peter Hofmann dell’incisione di Karajan),
Dietrich Fischer-Dieskau (Amfortas), Zoltan Kelemen (voce wagneriana per eccellenza, è il diabolico Klingsor)e la bravissima Christa Ludwig (l’ammaliante Kundry).
Questa superba registrazione è consigliatissima, soprattutto per chi si accosti a quest’opera per la prima volta.

Nel 1980 Herbert von Karajan volle dire l’ultima parola sull’ultima opera di Wagner. Il risultato è stato storico: la lettura della partitura wagneriana risulta allo stesso tempo leggera, poetica, lussureggiante e ricca. Oltretutto, la registrazione è in digitale e ha una qualità molto alta. Il senso di misticismo che pervade la partitura è resa con rara intensità. Il direttore austriaco mostra un irripetibile livello di fusione con i suoi Berliner. Le voci sono quelle scelte spesso da Karajan: Hoffman, Vejzovic, e in particolare Van Dam e Moll. Un peccato che di questa famosa produzione non sia rimasto anche un video. Sarebbe stata un’edizione epocale.
Musicalmente ineccepibile! Karajan illumina la musica di quest’opera come, secondo me, nessun’altro direttore sia riuscito a fare. Il Ring diretto da Karajan nella seconda metà degli anni 60′ aveva espresso a pieno un’interpretazione “naturalistica” e molto attenta alla sostanza musicale tardo romantica di Wagner. Qui il risultato è analogo e in alcuni passaggi persin stupefacente…dopo Karajan la “super” orchestra berlinese non ha più suonato il Parsifal con tale “lussureggiante” musicalità. E’ un’interpretazione molto confacente all’autore e, allo stesso tempo, molto “moderna”.Con le tre versioni precedentemente recensite c’e l’imbarazzo della scelta. Consiglierei vivamente
l’acquisto di tutte le tre versioni per ascoltare questa sublime opera che un genio come Wagner poteva comporre. Buon ascolto a tutte e a tutti voi!