Manzotti Luigi

Excesior

Luigi Manzotti e il suo balletto Excelsior ci donano circa due ore di puro divertimento, piacere, ammirazione per la bellezza della musica e la bravura dei ballerini. Nonostante l’ingenuità della rappresentazione, non ci si può non entusiasmare di fronte ad uno spettacolo grandioso che, pur nella sua rappresentazione della fratellanza e pacificazione tra i popoli un po’ naif (basti pensare alle due guerre mondiali che lo seguiranno…), trasmette comunque un messaggio positivo. In ogni caso, se volete rilassarvi con melodie accattivanti e gustare la bravura dei ballerini italiani, nonché la ottima performance della Orchestra Scaligera, acquistate tranquillamente questo DVD e dimenticate per un po’ l’affanno della vita odierna.

La storia.

Il ballo Excelsior fu rappresentato la prima volta a Milano, al Teatro alla Scala, l’11 gennaio 1881. Autore del libretto e della coreografia, Luigi Manzotti, della musica Romualdo Marenco, delle scene e dei costumi Alfredo Edel. Il successo del ballo fu travolgente. Le repliche furono 103 solo nel 1881, ma fu ripreso spesso negli anni successivi fino 1916, data dell’ultima edizione scaligera. Secondo la consuetudine del tempo, anche Excelsior, come tutti i grandi successi teatrali, coreografici e melodrammatici, passò alla piccola ribalta delle marionette: la sua prima rappresentazione ebbe luogo al Teatro Gerolamo di Milano l’8 marzo 1884 per opera della compagnia di Luciano e Rinaldo Zane, tra le più illustri del tempo. Nel 1895 tocca alla Carlo Colla & Figli mettere in scena Excelsior con il titolo Civiltà e Progresso. Il primo allestimento del ballo ricorda ancora troppo l’originale scaligero. Ma è sufficiente che lo spettacolo entri nel succedersi degli spostamenti della Compagnia perché ogni quadro acquisti una fisionomia più precisa. Così Excelsior approda al Teatro Gerolamo quando la Compagnia ci entra stabilmente nel 1906: in quegli anni il gran ballo scaligero cominciava a vedersi meno sulle scene italiane, divenendo unico retaggio del teatro delle marionette e, più particolarmente, della Compagnia Carlo Colla & Figli che ha continuato a riproporlo fino a oggi.

La fortuna di Excelsior dei Colla.

Nel 1967 l’Excelsior dei Colla è riproposto in forma di mostra al Maggio Musicale Fiorentino, grazie all’opera di Filippo Crivelli che riproponeva lo spettacolo con danzatori in carne e ossa. Nelle due stagioni successive lo spettacolo dei Colla entra nei cartelloni della Piccola Scala di Milano e del Festival dei Due Mondi di Spoleto. Da quel momento riprende la sua fortuna: diventa uno degli spettacoli-simbolo, fra i più rappresentati della Compagnia Carlo Colla & Figli, al pari del Gatto con gli stivali e di Aida. Viene replicato in tutto il mondo, con grandissimo successo: a Charleston, negli Stati Uniti, a Melbourne, in Australia, a Caracas, in Venezuela e in Europa a Parigi, Madrid, San Pietroburgo, Mosca, Berlino, Canterbury, fino al festival Theater der Welt di Halle, nel giugno 2008.

La vicenda.

La titanica lotta fra l’Oscurantismo e la Luce produce nello spettacolo marionettistico mirabolanti effetti: le due forze si battono fieramente ed è la Luce che alla fine della prima parte appare vincitrice. Abbiamo visto i miracolosi effetti dell’invenzione del battello a vapore e dell’elettricità, che favoriscono lo sviluppo di grandi città come New York e Washington attraversate da treni, raggiunte da battelli, messe in comunicazione dal telegrafo. Tuttavia l’Oscurantismo non demorde: la seconda parte si apre con un desolante quadro di distruzione, nel quale una terribile tempesta di sabbia desertica atterra e copre tutto. Ma la Luce alla fine ha il sopravvento. Dal lugubre quadro di morte emerge il canale di Suez, si celebra la liberazione dalla schiavitù, l’ultima mina brilla nel traforo del Cenisio, popoli diversi si incontrano e nell’Apoteosi finale le Nazioni di tutto il mondo si salutano sorelle.