Verdi Giuseppe

Alzira

Verdi aveva ricevuto il libretto già nel 1844, ma la composizione si concentra nella primavera del 1845, dopo Giovanna d’Arco. Verdi giudicò il libretto inadatto, soprattutto per la presenza di tre arie collocate di fila, una dopo l’altra.
Fin dal debutto, Alzira non riscontrò i favori di pubblico e critica. Su di essa pesa d’altronde un giudizio assolutamente negativo che la tradizione attribuisce allo stesso Verdi: «Quella è proprio brutta».
In realtà le recenti riproposte di Alzira hanno dimostrato la vitalità di alcune parti, tra cui la cavatina della protagonista nel primo atto: “Da Gusman, su fragil barca”. Da ricordare anche il coro finale del prologo “Dio della guerra”.
Il 28 ottobre dello stesso anno ha la prima al Teatro Argentina di Roma con Luigia Boccabadati, il 17 febbraio 1846 al Teatro Regio di Parma ed il 16 gennaio 1847 al Teatro alla Scala di Milano con la Tadolini ed Achille De Bassini.

Nel 1967 ebbe la prima al Teatro dell’Opera di Roma diretta da Franco Capuana con Virginia Zeani, Gianfranco Cecchele, Cornell MacNeil e Carlo Cava, nel 1968 alla Carnegie Hall di New York in concerto con Elinor Ross, Cecchele e Louis Quilico e nel 1970 al Collegiate Theatre di Londra.
Nel 1981 viene ripresa al Regio di Parma, nel 1990 ha la prima al Teatro Magnani di Fidenza con Giacomo Prestia, nel 1996 al Royal Opera House, Covent Garden di Londra e nel 2002 ancora a Parma diretta da Bruno Bartoletti con Vladimir Chernov e Carlo Ventre.
Lamberto Gardelli

Alzira è una delle prime opere di Verdi molto particolare, musicalmente simile, per esempio, a Macbeth. Essendo un’opera giovanile non la si può classificare come un capolavoro ma ha molti passaggi pregiati, tra cui i grandi ensemble. Il libretto è debole e l’opera è molto breve – questa produzione dura circa un’ora e trenta minuti.
I tre cantanti principali, molto giovani, donano lustro a questa incisione.
Con la sua voce potente e ricca di sfumature Renato Bruson nel ruolo di Gusmano è convincente.
Ileana Cotrubas nel ruolo di Alzira contribuisce con alcuni passaggi di bel canto.

Francisco Araiza nel rulo di Zamoro ha una voce brillante e molto bella. Il resto del cast è buono.
Il direttore sottovalutato, Lamberto Gardelli sul podio della Munchner Rundfunkorchester e Coro Des Bayerischen Roundfunks realizza una performance eseguita in modo corretto. Questa non è “La Traviata” – o Luisa Miller – ma data la debolezza del libretto, si tratta di una registrazione più che piacevole.
Splendido il suono in DDD.
Un plauso alla OFFO per aver riesumato quest’opera semisconosciuta. Per questa motivazione e per l’intera performance un ottimo 5 stelle.
Registrazione eseguita a Monaco di Baviera nel 1983.