Verdi Giuseppe

Don Carlo

Perfetto e sontuoso questo “Don Carlo” di Franco Zeffirelli. Il culmine della scenografia si raggiunge con la famosissima Auto Da Fe, con molte croci preziose, reliquie dorate, altri gioielli vistosi ed innumerevoli comparse. In campo operistico Zeffirelli è inimitabile.

Eccellente l’interpretazione di Luciano Pavarotti, qui in ottima forma, nel ruolo di Don Carlo.
Nel ruolo di Elisabetta, Daniela Dessi fa una buona impressione, anche se non è regale come Mirella Freni nel 1982 al Metropolitan . In realtà riesce molto bene nella scena del quarto atto quando Elisabetta discute con il mostruoso e paranoico marito. La voce della Dessi è piacevole, anche se perde un po’ nelle note più alte.
Luciana d’Intino, nel ruolo della Principessa d’Eboli canta “La Canzone del Velo” molto bene anche se manca un po’ di esperienza. Una volta che si trova sola nello studio di Filippo e canta l’impegnativa romanza “O don fatale” è magnifica.
Paolo Conti nel ruolo di Rodrigo interpreta il suo duetto con Don Carlo e il Re molto bene.

E veniamo alla prima star di questa registrazione:Samuel Ramey. Questo meraviglioso basso nel ruolo di Filippo II è fenomenale. Ha una voce magnifica, quasi troppo virile per un re maturo. Nella scena nello studio dell’atto quarto con il doloroso “Ella giammai m’amo”, Ramey ha pochi eguali.
Buona anche l’interpretazione di Alexander Anisimov nel ruolo del Grande Inquisitore. In questa partitura è prevista la presenza di due bassi interpretati da Samuel Ramey e Alexander Anisimov. L’unica scena dove i due si incontrano è altamente drammatica e se supportata da una perfetta direzione orchestrale, come in questo caso, diventa terrificante

La seconda star di questa rappresentazione è Riccardo Muti. Il famosissimo direttore, sul podio dell’Orchestra e Coro scaligeri, ci consegna una splendida lettura dello spartito, estremamente rigorosa al testo musicale, con tempi stretti, dinamici, allegri ed altamente drammatici. Le scene del giardino della Regina, la sontuosa “Auto Da Fe” e l’incontro tra Filippo II e il Grande Inquisitore ne sono un esempio eloquente.
Audio e video ottimi.
Questa edizione la acquistai anni orsono allegata ad una copia del “Corriere Della Sera”. Ora è disponibile rimasterizzata dalla WARNER.
Imperdibile!!!!!!

Lo spartito di “Don Carlo”, dalla durata di circa tre ore, secondo il mio modesto parere è l’opera verdiana più ricca di melodie e temi molto variopinti.
In questa registrazione, la musica è sempre deliziosa, tutti gli attori principali interpretano ruoli stupendi. Sono sicuro che un perfezionista e un genio del calibro di Giuseppe Verdi, sarebbe rimasto estremamente contento nel vedere quest’esibizione.
Questo tragico racconto di una relazione amorosa multiforme e irrequieta, è interpretata con musiche che coinvolgono tutte le emozioni e i sentimenti in cui
chiunque ci si può ritrovare. I duetti amorosi, con Jose Carreras (Don Carlo) e Fiamma Izzo d’Amico (Elisabetta), sono intensi e credibili.
Il duetto eroico, con Carreras e Cappuccilli (Rodrigo) è energico.

Agnes Baltsa, nel ruolo della triste principessa di Eboli, ci offre forse una delle sue migliori esibizioni.
Attori ispirati e grandi cantanti sono i due bassi Ferruccio Furlanetto nel ruolo del Re Filippo II e Matti Salminen, nelle vesti del Grande Inquisitore, entrambi conferiscono grande veridicità ai propri personaggi.
L’interpretazione carismatica di Herbert won Karajan sul podio dei Berliner Philarmonoker e Coro della Staatsoper di Vienna, completano questa meravigliosa performance.
Scene e costumi tradizionali, ma nettamente inferiori alla precedente registrazione di Muti con l’insuperabile Franco Zeffirelli.
Audio e video buoni. Raccomandato.