Verdi Giuseppe

I Vespri Siciliani

Questa produzione risalente al 1990, secondo il mio modesto parere, è interpretata proprio come Verdi avrebbe voluto. L’orchestra in abiti neri, un elegante Riccardo Muti in cravatta bianca e risvolti di raso, scenografia tradizionale senza stranezze varie di registi psicopatici e costumi magnifici.

Sentirete voci sorprendenti dai quattro principali cantanti maschili in questa produzione, in particolare dal tenore Chris Merrit (Arrigo) negli ultimi atti.

Giorgio Zancanaro (il Governatore di Sicilia, Guy de Montfort), Ferruccio Furlanetto (il capo dei ribelli Giovanni da Procida) e Enzo Capuano (Il sire di Béthune) dimostrano una perfetta interpretazione dei loro personaggi. Entrambi fanno sì che persino gli incisi al pianissimo trapassino la trama

dell’orchestrazione, sicuramente anche per la maestria di Riccardo Muti nel dosare i volumi. Ferruccio Furlanetto è insuperabile nel suo ruolo oscuro di implacabile patriota. Cheryl Struder (la Duchessa Elena) canta con il suo gusto impeccabile e adorabile timbro, ma a volte non è paragonabile ai quattro cantanti maschili e rappresenta l’unica debolezza musicale in questa produzione clamorosa.
I Vespri Siciliani sono stati composti per la prima volta con un libretto francese e messi in scena a Parigi il 13 giugno 1855. Quando sono stati tradotti in italiano per essere inscenati a Parma, ironicamente fu tradotta anche la location e per ragioni politiche divenne il Portogallo. Questa produzione utilizza elementi di entrambe le partiture, mantenendo le sequenze estese dei balletti dell’opera francese ma allo stesso tempo il libretto italiano. La coppia di ballerini che ravviva gli effetti visivi del terzo atto è composta da Carla Fracci e Wayne Eagling. Quest’ultimo canadese di nascita e cresciuto in California è una “bella figura” con una particolare grazia e bellezza.
Eccezionale la dizione dinamica, brillante, lirica e drammatica di Riccardo Muti sul podio dell’Orchestra e Coro scaligeri.
I Vespri Siciliani sono uno dei raggiungimenti musicali più raffinati verdiani, insieme a Simon Boccanegra (del 1857) e Un Ballo in Maschera (del 1859).
Solo un pensiero riguardo alle scenografie e ai costumi “tradizionali”: l’evento storico conosciuto come i Vespri Siciliani è avvenuto nel 1282! Fu una rivolta contro il re Angioino francese Carlo I! Tuttavia, questa scenografia mette in scena uniformi, abiti da ballo e tonache contadine del XIX secolo forse appartenenti ai tempi di Napoleone.
Video e audio eccellenti.
Nota dolente: i sottotitoli sono solo in inglese. Vergogna!! Che dire di più: imperdibile!