Verdi Giuseppe

Un Ballo in Maschera

Vorrei semplicemente dirvi che, secondo il mio modesto parere, questa versione è impareggiabile.
La star di questa incisione è Claudio Abbado sul podio dell’Orchestra e Coro scaligeri. La lettura dello spartito è a dir poco idiomatica ed energica, trasferendo all’intero cast una passionalità e teatralità che non ho avvertito in altre registrazioni. I cantanti cantano e recitano, e ciò si ottiene soprattutto con una concertazione oculata ed attenta ai minimi dettagli dello spartito verdiano.
Katia Ricciarelli, nel ruolo di Amelia, oltre ad essere in piena forma, è un’eroina commovente e vulnerabile. Soprattutto nella scena dell’incontro segreto con Riccardo nel cimitero, si avvertono queste sensazioni.
Placido Domingo nel ruolo di Riccardo canta come di consueto al meglio delle prestazioni, conferendo al suo personaggio ardore e passionalità.

Renato Bruson nel ruolo di Renato è impeccabile. Voce potente e bella e nell’ultima parte dell’opera, quando uccide Riccardo, suo rivale in amore, è estremamente veritiero.
Elena Obraztsova nel ruolo della maga Ulrica interpretata il personaggio molto bene. Altrettanto dicasi di Edita Gruberova, nel ruolo del paggio Oscar.
Il breve resto del cast è buono.
Audio ottimo
Che dire di più: Fantastico!!!!!!!!!!
Registrazione effettuata al Teatro Alla Scala nel 1979
CD imperdibile!!!!!
Claudio Abbado

Il Ballo in Maschera è l’ultima opera registrata da Herbert von Karajan nel gennaio 1989, a pochi mesi dalla sua morte, avvenuta a Anif il 16 luglio.
La direzione è straordinariamente efficace e ha una cura del suono impressionante. In particolare l’adesione dell’interprete alla partitura è molto forte nel momento finale, quando il Re viene assassinato ingiustamente.
Non c’è solo la direzione di Herbert von Karajan, tra i punti di forza di questa produzione. C’è, per esempio, un grande Placido Domingo – Riccardo – in grande forma vocale e un Leo Nucci – Renato – da antologia. Un po’ meno eclatanti Josephine Barstow – Amelia e Florence Quivar – Ulrica. I Wiener Philharmoniker e il Konzertvereinigung Wiener Staatsopernchor suonano come nei loro giorni migliori. La ripresa del suono in DDD è di altissimo livello. Altamente raccomandato.

Questa incisione risale al 1957 ed è l’ultima registrazione in studio che ha fatto la Callas con Di Stefano (i loro rapporti sono andati sempre peggiorando dopo e non hanno collaborato più fino a che Maria fu lasciata da Onassis). Ciò che esprimo mi è stato riferito da Antonello Madau Diaz, allora direttore artistico del Teatro Alla Scala, che ho avuto il privilegio di conoscere.
Maria, nel ruolo di Amelia, canta sempre con la sua splendida voce tanto caratteristica.
Giuseppe Di Sefano nel ruolo Riccardo, anche lui con la sua tipica voce, è estremamente veritiero. Il suo duetto d’amore del secondo atto è magnificamente cantato sia artisticamente sia drammaticamente. Vorrei aggiungere una importante annotazione: praticamente in quasi tutte le opere registrate, la dizione è pressoché perfetta. Una caratteristica che lo distingueva dagli altri tenori coetanei.
Ma più di tutto ammiro l’ interpretazione di Renato da parte di Tito Gobbi. È un attore meraviglioso. In un primo momento ha molto a cuore la vita del suo amico, ma quando scopre la moglie con il suo migliore amico, nella scena del cimitero, la gelosia irrompe in lui e la furia lo supera. La sua voce si fa
minacciosa, piena di rabbia. Ma alla fine, quando viene a sapere tutta la verità, la sua voce è piena di rimorso e pietà.
Rimane estremamente difficile mutare così repentinamente il timbro di voce e questa è una dote che pochissimi artisti possedevano.
Ottima la direzione di Antonio Votto sul podio dell’Orchestra e Coro del Teatro Alla Scala. Concludendo abbiamo 3 voci meravigliose e in più tre attori meravigliosi.
Audio ottimo. Registrazione effettuata al Teatro Alla Scala nel 1957 e rimasterizzata nel 1997.
CD ultraraccomandato per non dire imperdibile.
Maria Callas e Antonino Votto

Questa registrazione è splendida sia dal punto di vista canoro che tecnico.
Non mi soffermo sul cast dei cantanti perché mi sembra superfluo. Birgit Nilsson (Amelia), Carlo Bergonzi (Riccardo), Cornell MacNeil (Renato) e Giulitta Simionato (Ulrica) formano un cast stellare che solo la DECCA del 1962 poteva scritturare.
Sono rimasto impressionato dalla direzione di Georg Solti sul podio dell’Orchestra e Coro dell’Accademia di Santa Cecilia. Tempi stretti ed estremamente dinamici donano alla partitura verdiana un fascino particolare. La scena del cimitero del secondo atto è eloquente.
Anche la prestazione dell’Orchestra e Coro è stupefacente e, secondo il mio modesto parere almeno in questa incisione, non risulta inferiore alle orchestre più famose.
Concludendo vorrei aggiungere che la vecchia guardia non delude mai. Un plauso va anche ai tecnici della registrazione.
Audio ottimo malgrado la datazione.
Ho ascoltato più e più volte questa registrazione e vi assicuro che non ve ne pentirete.
CD ultraraccomandato.
Registrazione effettuata all’Accademia di Santa Cecilia nel 1962 e rimasterizzata nel 1990.
Georg Solti

Altra produzione di tutto rispetto.
Questa è una grande registrazione forse dell’opera più melodiosa di Verdi. L’intera performance è fantastica.
Luciano Pavarotti, ancora in ottima forma, con la sua voce morbida e in alcuni momenti regale interpreta molto berne Riccardo. Davvero un grande governatore.
Margaret Price nel ruolo di Amelia è assolutamente stupenda. Apprezzo il suo canto, con bei pianissimo e Do alti solidi come la roccia. La voce morbida ed espressiva al culmine dell’aria nel II atto è emozionante.
Bravissimo Bruson nel ruolo di Renato come Christa Ludwig nel ruolo della maga Ulrica
Un elogio particolare a Georg Solti, uno dei mie direttori d’orchestra preferiti, soprattutto in Verdi e Wagner, sul podio della National Philharmonic Orchestra
e il London Opera Chorus. Interpretazione vibrante ed energia, però leggermente inferiore alla prima registrazione sempre per la DECCA del 1962.
Splendido l’audio in DDD.
Registrazione effettuata nella sede della National Philharmonic Orchestra nel 1985.
CD raccomandato.
Georg Solti